Ossario di San Bernardino, foto di Francesco Mazzocchi |
Nel cuore di Milano, sconosciuto ai più, si cela uno dei
luoghi più sorprendenti (e inquietanti) che la città conservi. Lo troverete in
piazza santo Stefano: non nella chiesa più grande, che si fa subito notare e dà
il nome alla piazza; ma in quella più piccola, un po’ discosta sulla sinistra,
dal singolare nome di San Bernardino alle Ossa. È questa seconda chiesa che
andremo a esplorare, e più precisamente il suo ossario. Cosa lo renda tanto
particolare potete già intuirlo dalla foto, perché le decorazioni delle pareti
sono esattamente ciò che sembrano: teschi ed ossa umane.
Ossario, particolare. foto di Francesco Mazzocchi |
Altare dell'Ossari, foto di Paola Borro |
Se lo scopo era quello di impressionare e colpire
emotivamente i fedeli, riuscì senz’altro. L’ossario, detto “degli Innocenti”,
attrasse grande venerazione; quando lo visitò Giovanni V, Re del Portogallo, ne
rimase tanto colpito da farne costruire uno simile a Evora. Nel 1750 l’afflusso
dei devoti era talmente aumentato che la piccola chiesa a fianco dell’ossario
venne grandemente ampliata, erigendo l’attuale San Bernardino. Questa chiesa merita
un istante di attenzione.
Grata di accesso alla cripta, foto di Paola Borro |
Curiosità e leggende
In un luogo tanto tenebroso non potevano mancare leggende e
storie di spiriti. Ce ne sono infatti, sia sulla chiesa di San Bernardino che
su quella di Santo Stefano che le è a fianco. Ne ho scelte quattro.
La danza macabra degli
scheletri
Altare dell'Ossaro, foto di Paola Borro |
Leggende sull’origine
delle ossa
A chi appartengano realmente i resti che decorano l’ossario
lo abbiamo visto. Tuttavia la fantasia e la fede, nei secoli, hanno intessuto
diverse leggende. Una racconta che siano le ossa di martiri cristiani, guidati
da sant’Ambrogio in battaglia contro gli ariani(4) e periti sul campo.
Un’altra sostiene invece che appartengano ai milanesi uccisi
dai goti di Uraia nel 539 d.c. Il saccheggio di Uraia fu uno dei
colpi più duri che Milano subì all’epoca delle invasioni barbariche: si narra
che la città venne rasa al suolo e scomparve per anni. In realtà la
devastazione non fu così definitiva, ma la città venne comunque in larga parte
distrutta.
Nel campanile di Santo Stefano, la grande chiesa di fianco a
San Bernardino alle Ossa, la leggenda vuole che sia stato murato vivo un
monaco. Si narra che il suo fantasma risiederebbe nella torre e che in alcune
notti le sue urla si possano ancora udire.
La ruota di sangue
Se le ossa di San Bernardino sono state attribuite a
cristiani uccisi dagli ariani un motivo c’è. La tradizione vuole che proprio in
piazza Santo Stefano si tenne una feroce battaglia tra i due schieramenti, con
sant’Ambrogio alla guida di quello cristiano. Durante lo scontro sarebbe
avvenuto un miracolo: il sangue cristiano si sarebbe separato da quello degli
ariani per condensarsi in una grande ruota, che rotolando sarebbe andata a
posarsi contro la porta di Santo Stefano. Da qui l’antica denominazione della
chiesa: Santo Stefano ad rotam sanguinis.
Dove e quando
La chiesa di San Bernardino si trova in piazza Santo Stefano.
All'ossario si accede direttamente dalla chiesa.
Ingresso gratuito.
Orario(5):
dal lunedì al venerdì: dalle 7.30 alle 12.30 - dalle 13.00 alle 18.00
sabato: dalle 7.30 alle 12.30
domenica: dalle 9.30 alle 12.00
La chiesa di San Bernardino si trova in piazza Santo Stefano.
All'ossario si accede direttamente dalla chiesa.
Ingresso gratuito.
Orario(5):
dal lunedì al venerdì: dalle 7.30 alle 12.30 - dalle 13.00 alle 18.00
sabato: dalle 7.30 alle 12.30
domenica: dalle 9.30 alle 12.00
Note:
(1) Vengono chiamati Disciplini o Disciplinati (di solito si
trova Disciplini nelle cronache di Milano e Disciplinati nelle altre). Si
tratta di un ordine laico: cioè confraternite non di religiosi ma di
laici, che si riunivano per pregare e
seguivano regole approvate dal Vaticano.
(2) abbiamo notizie dei Disciplini a Milano già agli inizi del
Trecento. Alla fine del Quattrocento l’ordine era così radicato che Lodovico il
Moro gli richiese di organizzare importanti manifestazioni di devozione quando
finirono le peggiori pestilenze. Da qui nacque la tradizione delle tre
processioni annuali dei Disciplini milanesi (con fustigazione itinerante) che
la città viveva con trasporto. Come gli altri ordini laici e religiosi, durante
la Controriforma
i Disciplini vennero coinvolti nella difesa dell’ortodossia cattolica e nella
lotta contro le eresie (tanto da Carlo Borromeo che dai successivi vescovi).
(3) particolarmente nota tra le confraternite dei Disciplini era
quella di San Giovanni Decollato, dove l’ordine prestava assistenza ai
condannati a morte. Si dice che siano i teschi dei decapitati quelli esposti
sopra la porta dell’ossario che dà sul vicolo.
(4) l’arianesimo era un eresia diffusa nei primi secoli del cristianesimo (intorno al IV sec.). La dottrina di Ario scardinavala Trinità , riconoscendo solo
al Padre l’attributo di Dio. Sant’Ambrogio, divenuto vescovo, fu uno dei più
accaniti avversari dell’arianesimo.
(5) gli orari possono subire variazioni durante il periodo estivo. In Agosto sono possibili periodi di chiusura.
(4) l’arianesimo era un eresia diffusa nei primi secoli del cristianesimo (intorno al IV sec.). La dottrina di Ario scardinava
(5) gli orari possono subire variazioni durante il periodo estivo. In Agosto sono possibili periodi di chiusura.
Fonti
"Milano. Misteri e itinerari insoliti tra realtà e
leggenda"; William Facchinetti Kerdudo; Casa Editrice Polaris, 2009;
brochure informativa di San
Bernardino, i cui contenuti sono riportati qui;
Sito http://confraternitedisciplinati.wordpress.com/, in particolare le pagine dell’introduzione (qui e qui);
“Storia di Milano vol. IX”, Treccani 1961 (pag. 687, 688);
“Storia di Milano vol. XI”, Treccani 1961 (pag.298);
Sito http://confraternitedisciplinati.wordpress.com/, in particolare le pagine dell’introduzione (qui e qui);
“Storia di Milano vol. IX”, Treccani 1961 (pag. 687, 688);
“Storia di Milano vol. XI”, Treccani 1961 (pag.298);
"Guida ai
misteri e segreti di Milano"; Mario Spagnol, Giovenale Santi; Sugar
Editore 1967;
“Milano magica e
stregata”; Franco Fava; edizioni milanoexpo 2012;
"101 storie
su Milano che non ti hanno mai raccontato"; Francesca Belotti, Gian Luca
Margheriti; Newton Compton
Editori 2009;
Sito Treccani: Arianesimo;
Sito "Storia di Milano": cronologia 501-600
Copyright
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(Creative Commons: Obbligo di attribuzione – Vietato l’uso
commerciale – Niente opere derivate)
inquietante ma interessante la storia di questa chiesa e dell'ossario!
RispondiEliminaVero! Poi trovare informazioni sui disciplini è un'impresa!
EliminaSo che forse non è l'aggettivo più adatto, visto il materiale edile, ma... meraviglioso. In modo davvero macabro, ma meraviglioso.
RispondiEliminaGrazie per tutte queste informazioni :) Pensa, ho sentito parlare per la prima volta di questa chiesa proprio su un blog, se vuoi ti passo il link!
Grazie a te! I tuoi commenti sono sempre più che generosi :-)
EliminaPer il link volentieri! è un blog che parla d'arte o architettura?
Nessuno mi ci ha mai portato.
RispondiEliminaSei serio, davvero non ti ho mai portato? Gravissimo!!!
EliminaBisogna assolutamente rimediare!
Bellissima, grazie, adoro il macabro del cattolicesimo
RispondiEliminaAnch'io! :-)
EliminaA proposito di macabro, prima o poi farò un articolo sul Monumentale: la tomba con la Morte che emerge dalla terra per allungarsi sul sepolcro DEVE comparire in questo blog!
Fantastica spiegazione. tra fantasia e realtà.
RispondiEliminaUn mio amico mi aveva proposto di visitare questa chiesa, ma l'avevo balzato. Ora mi è tornata la curiosità (grazie anche al libro "Numero Zero" di Eco) e spero di potere visitarla presto!
RispondiEliminaSono stata più volte: un paio da sola, essendo di passaggio in zona,
RispondiEliminaed altre 2 volte con visite guidate e spiegazioni, come quelle trovate in questo articolo